AUTRICE DI FORTUNATAMENTE NERA

L’8 maggio, noi del Base Camp siamo andati a Officine Gomitoli per incontrare una scrittrice e divulgatrice: Nogaye Ndiaye. Abbiamo parlato della sua storia e del suo libro, Fortunatamente nera, un “invito a riavvicinarsi alle proprie origini”. Le abbiamo fatto tante domande. Nogaye è stata molto disponibile, ha raccontato tante cose personali e alcuni ragazzi per fare delle domande si sono esposti. Con un grande sorriso la scrittrice ha risposto a tutto, rimanendo sempre molto sincera.
Alla fine della diretta streaming, ci siamo fatti delle foto e su dei foglietti ha dedicato una piccola frase a chi la voleva (“Buon risveglio e buona vita”) per poi fare un’intervista con la redazione di Radio Gogo.

NOEMI: Mi è piaciuto tantissimo stare lì ad ascoltarla, il suo linguaggio era facile e comprensibile e con noi si è approcciata in modo gentile sin da subito ed è stata super simpatica. Una cosa che ricordo particolarmente di è che da piccola voleva cambiare il proprio nome così che per gli altri fosse più facile pronunciarlo. Mi è piaciuto anche quando ha raccontato la sua esperienza del suo primo viaggio in Senegal. Ma una delle cose che ho adorato di più è stato quando parlava e aggiungeva delle citazioni.
MARZIA: A me è piaciuta la storia della copertina del libro, perché anche dopo aver scritto la maggior parte del libro non aveva ancora una copertina e dopo essere andata da un’illustratrice (Lorena Spurio) e averle dato una spiegazione poco chiara dopo tante peripezie è riuscita ad avere una copertina molto bella.
JOELE: Sinceramente mi è piaciuto stare dietro le quinte ad aiutare Rosario, mi ha spiegato un sacco di cose di come si avvia una stream, i microfoni e molto altro. La cosa che mi è piaciuta di più è la copertina. Perché l’idea che al posto del vestito ci sia un baobab e molto interessante.
CHIARA: Mi è piaciuto come si esprimeva e come mostrava affetto.


















