articolo a cura di Valerio, Viola e Giulia
Questo articolo è stato il prodotto di una analisi di uno spot per bambini che risale circa agli anni ’80/’90, nel quale sono presentati degli elettrodomestici come giocattoli per le bambine, con un messaggio subliminale più che scomodo. Inoltre noi ragazzi abbiamo girato una sorta di pubblicità, al fine di contestare i continui pregiudizi sessisti, i quali ammalano la nostra società e che appaiono chiaramente in questo spot.
L’ambientazione dello spot è una generica casa, nella stanza di due normalissime e innocenti bambine. Dal filmato emerge che le ragazzine sono entusiaste del loro regalo e sembrano essere a loro agio con il contesto che stanno vivendo.
I colori in questa pubblicità sono accesi, fondamentale è l’utilizzo di quelli primari, al fine di catturare l’attenzione dello spettatore. Le inquadrature, in particolare, sono un primo piano delle bambine per dimostrare l’effetto ottimale che hanno i giochi su di loro.
Il filmato è molto breve, si può notare una successione di immagini con una sequenza abbastanza rapida. La musica di sottofondo accompagna le voci delle bambine che dialogano tra loro commentando positivamente i giochi. Ci sono due espressioni che utilizzano con ingenuità, ovvero “mio marito” e “regali per noi donnine di casa” che, visto il contesto, risultano oggetto di disagio e dissenso per lo spettatore.
Crediamo che l’ideologia di questa pubblicità faccia indirettamente e inconsapevolmente riferimento a principi sessisti, infatti dal filmato si nota come l’appellativo di “donna casalinga” venga accostato alle due giovani ragazze.
L’aspetto che più ci infastidisce riguarda il comportamento da adulte, utilizzando frasi di cui sicuramente non conoscono il vero significato.
Spot che va a snobbare gli stereotipi di genere realizzato da Valerio, Viola e Giulia


















