Salvatore Sgueglia

Era una normale notte afosa di agosto, in Texas. Il signor Greiforn fu svegliato da un forte rumore e pensò che fosse il figlio o la moglie. Non si preoccupò, quindi ritornò a dormire, ma sentì di nuovo quel rumore e preoccupato si alzò dal letto di colpo. Di corsa scese le scale e vide un vero e proprio fantasma. Era quasi grigio con delle catene attaccate ai polsi, indossava una maschera kabuki con delle corna e due zanne sporgenti ed aveva un machete in mano. Il signor Greiforn chiuse e riaprì gli occhi velocemente e il fantasma scomparve, ma trovò la moglie a terra, morta.
La mattina seguente, il detective Mark Smith si svegliò e andò alla centrale, sembrava una giornata comune, fino a quando non venne chiamato dal capo della polizia per un caso di omicidio.
Il detective Smith arrivò sul luogo del delitto: una sontuosa villa circondata da tante macchine della polizia. Qui incontrò il suo collega, assistente e soprattutto amico, il signor Jack Morningstar e il medico legale Samuel Golia.
Il detective chiese che tipo di omicidio fosse questa volta e l’assistente rispose:
– “È un omicidio molto spaventoso collega, credo che nella nostra carriera non abbiamo mai avuto un caso così.”
Il detective come prima cosa iniziò ad interrogare il signor Greiforn e gli chiese:
– “Allora signore cos’è successo questa fatidica notte?”
Il signor Greiforn raccontò tutto quello che era successo.
Il detective chiese:
– ”Mi scusi per la cosa che sto per dire, ma per caso lei o la sua famiglia ha dei nemici?”
– ”Ovviamente no, ma perché questa domanda?” rispose il signore.
– ”Mi scusi” disse il detective con tono sincero, “ io non sto dicendo che non credo alla sua testimonianza, ma è impossibile che lei abbia visto un fantasma.”
– “Perché, scusi, lei chi è per dire che i fantasmi non esistono? perché io ne ho visto uno ed ha ucciso mia moglie!” disse il signore con modo scorbutico.
– “La ringrazio per la sua testimonianza spero che ci servirà nell’indagine” rispose il detective molto cordialmente.
Mentre il detective se ne stava per andare, incontrò di nuovo il suo assistente Morningstar e gli chiese in maniera stanca:
– “Com’è andato l’interrogatorio al figlio?”
– ”Bah niente di speciale” rispose l’assistente.
– ”Perché?”
– “Perché il figlio non era in casa”.
– “Come? Ma il signor Greiforn ha detto che il figlio stava dormendo” disse il detective con tono confuso.
– “Non è corretto, perché il figlio ci ha raccontato che in realtà dopo aver dato la buonanotte ai genitori, aveva già un piano in mente per andare ad una festa. Appena tornato in camera sua è uscito dalla finestra.”
– “Ma perché il figlio non voleva far sapere ai genitori che andava dove mi hai detto, Jack?”
– “Il luogo dove è andato il figlio era una festa e il motivo era che ai genitori non stanno simpatici gli amici del ragazzo. Infatti è successo più di una volta che i signori hanno vietato al ragazzo di vedere queste persone.”
– “Quindi l’unico in casa era il signore Greiforn. Ma perché il signore avrebbe ucciso la moglie? Quale sarebbe il movente?”:
– “Scusa Mark, ma perché pensi che sia per forza il signore?
– “Perché è impossibile che il signor Greiforn abbia visto un fantasma, dobbiamo trovare una risposta scientifica. Aspetta, il cognome Greiforn non mi é nuovo…”
– “Lo sai Mark, non lo è neanche per me…”
– “Adesso che mi viene in mente… è un cognome associato ad una azienda. Aspetta, non mi viene il nome, come si chiamava… ecco la Greiforn Industries!”
– “Ha ragione capo, è una fabbrica di meccanica, e senta questo articolo su internet: continua la rivalità commerciale tra la Greiforn Industries e la Dunckan Industries.”
– “Quindi il signor Greiforn aveva un nemico, ma per cosa?”
– “Perché le due aziende sono rivali da generazioni.”
– “Quindi il nostro sospettato è il capo della Dunckan Industries. E chi é?”
– “Tom Dunckan.”
– “Perfetto andiamo da Tom Dunckan.”
Il detective Smith fece venire il signor Dunckan al commissariato.
– “Signor Dunckan sono il detective Mark Smith. Lei dov’era verso la mezzanotte di ieri sera?”
– “Ero a casa a quell’ora, perché?”
– “Qualcuno può testimoniarlo?”
– “Sì, mia moglie. Vi confermerà che io prendo dei sonniferi la notte.”
– “Capo abbiamo chiamato la moglie di Dunckan” disse Morningstar. “Lui non mente, prende veramente dei sonniferi la notte.”
– “Allora siamo punto e a capo.”
Come ogni volta alle 15.00 il detective andò a bere whisky al bar di fronte. Proprio quando lo stava per sorseggiare, l’assistente irruppe nel bar correndo e disse al detective, con tono affaticato:
– “Capo! ho scoperto qualcosa di interessante.”
– “Dimmi Jack.”
– “A quanto pare la mamma del signor Greiforn è morta 10 anni fa.“
– “E allora?” disse il detective un po’ annoiato perché voleva bere il suo whisky.
– “Vede signore com’è morta la signora: si dice che sia stato un incidente.”
– “E quindi?
– “Vede, la signora è morta in auto. Lo scarico dell’olio era aperto e quando la signora ha dato gas, la macchina è andata a fuoco e con essa la signora.”
– “Vabbè, sono cose che succedono.”
– “Signore, il modello di quell’auto era molto buono, non poteva rompersi così.”
– “Interessante, ma non è impossibile” disse il detective.
– “Già, è strano in effetti ma senta qua: la signora non era una donna da poco. Era cresciuta durante la guerra e aveva costruito da sola la villa, oltre ad aver aiutato il marito nel far crescere la fabbrica.”
– “Non é nulla da poco.”
– “Capo, ho scoperto perché la signora non era una donna da poco: perché fin da quando era piccola era stata cresciuta come una macchina da guerra.”
– “Andiamo, è impossibile che… ho capito!” esclamò il detective. So chi è l’assassino! Riunisci tutti nel salotto della villa tra un’ora.”
Un’ora dopo i protagonisti si riunirono tutti alla villa.
– “Signori, so chi è l’assassino” disse il detective.
– “Perfetto detective, dica chi ha ucciso mia moglie” chiese Greiforn.
– “Già chi ha ucciso mia madre?” disse il figlio.
– “Sappiamo che la signora Greiforn, la moglie del signor Greiforn, era una brava persona, ma chi è che l’ha uccisa? Ebbene signori nessuno di voi.”
– “Cosa detective, chi è stato?”
– “L’assassino era davvero un fantasma, ma un fantasma non del tutto morto… E la nostra vittima, la signora Greiforn, non è del tutto innocente. Signore Greiforn, sua madre è morta 10 anni fa in un incidente, giusto? Posso dimostrarvi che non è stato un incidente, ma un vero e proprio tentato omicidio. Sua moglie voleva i soldi della sua famiglia, ma sapeva che non avrebbe avuto neanche un centesimo. Così lei tagliò il tubo dell’olio e aspettò solo che un po’ di gas entrasse in contatto con l’olio e boom l’auto esplose.”
– “Lei mi sta dicendo che mia madre è risorta e ha ucciso mia moglie?”
– “Non sto dicendo questo. Si dice che sia stato ritrovato il corpo, ma non analizzato perché era carbonizzato. Ma c’era qualcosa di strano vede, non c’era l’imbottitura dei sedili. Penso che quello che hanno trovato non era il corpo di sua madre, ma un manichino. Non è così, Signora Greiforn?”
E dal camino si aprì un passaggio segreto e uscì niente di meno che la signora Greiforn incappucciata.
– “Eccolo, è il fantasma!”
– “Si tranquillizzi, è solo sua madre. Vedete, la signora Greiforn, essendo cresciuta come militare, sapeva che stava per morire perché aveva sentito la signorina complottare. Quindi quando l’auto esplose, la signora Greiforn aveva già preparato il suo piano: nascondersi per 10 anni nelle pareti di questa villa, collegate a un bunker utilizzato in guerra, e nel momento opportuno vendicarsi. Agenti, arrestate la signora Greiforn.”
Il detective Smith dopo aver risolto l’indagine ritornò a casa. lI telefono squillò, il detective rispose e una voce cupa disse “non finisce qui Smith…”
FINE


















