Chiara Muro e Miryam Caserta

La pallavolo può sembrare uno sport facile e banale, ma con questo articolo vorremmo dimostrare la verità su questo bellissimo sport.
Chi non lo ha mai praticato pensa che basta prendere un pallone per poter giocare bene. In realtà, è molto più complesso di così. Innanzitutto, la pallavolo è uno sport faticoso, prima di ogni partita bisognerebbe sempre fare un buon riscaldamento muscolare per evitare crampi o strappi. Inoltre, non basta saper prendere una palla al volo, bisogna prenderla dritta ed evitare che finisca oltre la linea. Quante volte la palla va fuori dal campo per un bagher troppo lungo!
La pallavolo richiede non solo forza, ma anche equilibrio: una buona schiacciata vuole un braccio fermo, non tremante. È un gioco di squadra, ci sono posti assegnati, non bisogna invadere gli spazi altrui, ma soprattutto richiede coordinamento. Ogni membro della squadra deve essere pronto a ricevere la palla in qualsiasi momento, a prevederne la traiettoria, insomma bisogna avere i riflessi pronti e stare molto attenti.
LA PALLAVOLO PER NOI
Vale la pena passare tanto tempo ad allenarsi per questo stupido sport? Noi pensiamo di sì, prima di tutto perché può portarti a un futuro da pallavolista. Essere una campionessa secondo noi dà molta sicurezza.
Chiara: Quando ho imparato a schiacciare bene, ho provato una sensazione di sicurezza e di orgoglio. Praticare questo sport, inoltre, mi rende felice, mi dà autostima. È un modo per sfogare le emozioni negative, ma anche per divertirmi in compagnia dei miei amici.
Miryam: di questo sport mi piace tutto ma una cosa in particolare: che sia gioco di squadra. Fare gioco di squadra significa divertirsi e collaborare. Anche chi è più riservato e chiuso è spinto ad aprirsi e comunicare per coordinarsi con gli altri. L’unica cosa negativa della pallavolo è che, siccome giochiamo all’aperto, i nostri allenamenti dipendono troppo dal meteo.
+DUE GRANDI PALLAVOLISTI ITALIANI
Tanti sono i pallavolisti italiani di cui potremmo parlare, ma due in particolare ci hanno colpito.
La prima ci ha colpito per la sua simpatia e curiosità, l’abbiamo conosciuta guardando Sanremo 2023, si tratta di Paola Egonu. Nata a Cittadella nel 1998 da genitori nigeriani: il padre, prima di trasferirsi in Italia, lavorava a Lagos come camionista, la madre invece faceva l’infermiera a Benin City.
In un’intervista Paola Egonu fece coming out rivelando di essere fidanzata con una ragazza. Ha una personalità molto interessante e mi piacerebbe incontrarla.
Il secondo è Alessandro Michieletto, è nato il 5 dicembre 2001 ed è alto 2,11m. Ha una storia completamente diversa dalla prima: suo padre, conosciuto come Ricky, è un ex pallavolista, ma loro due non sono gli unici della famiglia ad amare la pallavolo. Anche le sorelle di Alessandro, Annalisa e Francesca, giocano nella Trentino Volley. Hanno anche un fratellino di 13 anni che si chiama Andrea, ma gioca a calcio. Alessandro da bambino voleva giocare con le sorelle ma loro glielo impedivano perché lo ritenevano troppo piccolo, e non riusciva a giocare. Alessandro Michieletto a soli 21 anni ha vinto i mondiali con la squadra Italia Volley.
Adesso che è alto due metri e dieci nessuno gli potrà dire che è troppo piccolo. Questi modelli ci infondono coraggio, se ce l’hanno fatta loro, possiamo farcela anche noi!


















